La festa dell’Ascensione ci racconta come Dio educa i sui discepoli e quindi anche me, un’educazione che passa attraverso una partenza. Fino a poco prima i discepoli hanno potuto contare sulla presenza di Gesù accanto a loro.
La sua partenza prepara l’arrivo dello Spirito Santo.
Egli sarà una presenza non di fianco ma dentro i discepoli, avranno una compagnia che viene dal di dentro della loro umanità.
La festa dell’Ascensione allora, non è una festa come le altre. La partenza di Gesù prepara l’arrivo una Presenza diversa.
Quando amo qualcuno, a un certo punto, faccio un passo indietro, perché emerga con tutta la propria storia e diversità. Anche Gesù fa così come me! Mi aiuta fino a un certo punto, poi mi chiede di fare un passo in avanti così da diventare protagonista.
L’Ascensione allora non è la festa di un’assenza, ma è il passo indietro di Qualcuno che mi ama.
Io sono disposto a fare il passo in avanti per diventare protagonista?
(Lc, 24,46-53)

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