Nella Vita Seconda di Tommaso da Celano, si racconta che Francesco d’Assisi, sentendosi oramai alla fine della sua vita terrena, chiami attorno a sé tutti i frati presenti alla Porziuncola, per lenire il loro dolore.
Siamo abituati a sentire il bel racconto del Transito, in cui egli benedice i suoi fratelli e benedice anche il pane, lo spezza e ne consegna ciascuno un pezzo. Questo gesto si ripete per la Famiglia Francescana ogni anno, il 3 di ottobre, per ricordare il nostro Serafico Padre, colui che ha accolto la chiamata del Signore a seguirlo, secondo una strada nuova e antica allo stesso tempo, il Vangelo di Gesù Cristo.
Queste azioni semplici sono per noi cariche di significato e ci uniscono non solo fisicamente ma anche spiritualmente, in ogni angolo del mondo, frati, suore, monache e famiglia terziaria.
Una cosa però mi ha colpito quest’anno andando a rileggere le Fonti Francescane e cioè che prima del racconto della condivisione del pane, Francesco benedice in maniera particolare i suoi frati.
“Addio voi tutti figli miei, vivete nel timore del Signore e conservatevi in esso sempre! E poiché si avvicina l’ora della prova e della tribolazione, beati quelli che persevereranno in ciò che hanno intrapreso! Io infatti mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla sua grazia”. E benedisse nei presenti anche tutti i frati, ovunque si trovassero nel mondo, e quanti sarebbero venuti dopo di loro sino alla fine dei secoli.
Rileggendo questo testo ho percepito questa benedizione sulla mia vita, dal Signore attraverso Francesco, e questa mano salda che sta sul mio capo, che mi invita a perseverare nella scelta intrapresa.
Questa festa ha ora il gusto non tanto dell’addio o della morte, ma della vita che va oltre i limiti del tempo, vita che si è fatta benedizione per molti fratelli e sorelle fino ad oggi.
Noi suore elisabettine, per ispirazione e volere di Madre Elisabetta Vendramini, siamo in questo solco francescano, avendo intuito per la nostra vita che una scintilla della vocazione di Francesco appartiene anche a noi.
Allora anch’io, da suora terziaria francescana elisabettina, benedico te fratello o sorella che stai leggendo, perché tu senta l’amore che Dio riversa nella tua vita, ora, oggi, anche se sei nella fatica.
Il Signore ti dia pace!
suor Anna Pontarin
Grazie per il bel pensiero e la considerazione che hai fatto.
Buona festa di s. Francesco!