10 novembre 1828 – 10 novembre 2023
Nel 1828 fui posta con una compagna, dopo mille vicende, in una splendida reggia della santa povertà, priva persino del letto, aspettandolo da Dio, autore di tale impresa.
Risplendette lo stesso giorno la sua provvidenza e mi fu dato un pagliericcio e una coperta di lana, perché ben cominciava il freddo.
Le stanche mie membra, sbattuti da alcuni mesi dalla terzana, trovarono in questo duro letto quel riposo che in un morbido letto non avevo trovato fino a quel punto.
Le notturne stelle, che dalla bucata soffitta vedere si facevano, non potevano essere che amabili se il sonno, straniero da molti agli occhi miei, tolta non mi avesse sì cara contemplazione. (Elisabetta Vendramini, “Memorie dell’Impianto”).
Casa.
La questione è urgente e seria.
Quante persone in questo tempo e per vari motivi stanno cercando una casa. Perché avere una casa significa essere al sicuro, al riparo, poter riposare, condividere un pasto caldo e soprattutto essere nella condizione di vivere delle relazioni con serenità, accogliendo e ospitando.
Anche tanti giovani cercano casa. Sì, perché la giovinezza è ricerca di autonomia e di stabilità in un dinamismo sempre attivo e talvolta anche fonte di ansia.
Ma la giovinezza è anche il periodo più adatto per ‘trovare casa’ in senso ampio e relativo al proprio posto nel mondo; è il tempo della conoscenza profonda di sé per poter giocare i propri talenti al meglio; è il tempo dell’impegno serio per realizzare i propri sogni e desideri; è il tempo soprattutto della ricerca per comprendere quale sia la vocazione a cui il Signore chiama.
Trovare casa vuol dire trovare il luogo dove piantare le proprie radici per vivere con consapevolezza la vita, secondo il progetto di amore di Dio.
Tu stai cercando la tua casa?
Oggi, nella memoria della nascita della terziaria famiglia elisabettina, ringrazio il Signore per aver donato a me e a molte altre donne, una casa (non solo di mattoni, ma di cuori e valori, di affetti e di doni spirituali) dove vivere il Vangelo e la vocazione all’amore, una casa da cui partire e in cui ritornare, seguendo Gesù e servendo le sue figlie e i suoi figli.
Auguro anchea te, giovane, di trovare casa, di trovare il tuo posto, la tua vocazione perchè la tua vita sia piena e realizzzata.
Buona festa, ad ogni sorella elisabettina e a tutti coloro che in vari modi abitano le nostre case, soprattutto a voi giovani!
suor barbara
barbara.danesi@elisabettine.it
p.s.
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