Il protagonista del Vangelo di questa domenica è Bartimeo. Bartimeo è cieco, è seduto lungo la strada, chissà se è lì perché è cieco o perché qualcuno lo ha messo lì. Bartimeo è solo, ma è un mendicante e sa chiedere. Questa volta però non si limita a chiedere, ma grida! Il suo gridare dà fastidio a chi gli sta attorno, gli viene detto di smettere, ma Bartimeo non rinuncia a mettere davanti a Dio il suo desiderio. E Gesù si ferma perché nessun grido rimane inascoltato davanti a Dio. “Coraggio! Alzati, ti chiama”.
Per mettersi in piedi Bartimeo deve lasciare il mantello, la sua unica sicurezza, la sua protezione. Solo dopo questa “liberazione” Gesù chiede a Bartimeo: “Cosa vuoi che io faccia?”
Ciò di cui Bartimeo ha bisogno è chiaro, evidente a tutti, ma Gesù lo rimanda al suo desiderio più autentico.
Anche a me succede qualche volta di sentirmi come Bartimeo, persa, schiacciata, senza fiducia anche verso me stessa. Ho due possibilità: rimanere nella situazione di buio e non vedere la realtà oppure tirare fuori le poche risorse, che neppure io pensavo di avere, gridare e chiedere aiuto, gridare al Signore: “Guariscimi!”. Solo Lui mi può restituire la dignità di figlia.
Dio può operare in me solo se, come in Bartimeo, trova disponibilità.
Come vivi i momenti in cui ti senti perso e fai fatica?
(Mc 10,46-52)
suor Marita Girardini