Davvero non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere!

Perché – anche se ce l’ha messa tutta e ha trovato la forza e gli aiuti necessari che le hanno permesso di cambiare – una persona fragile, che ha sbagliato, o che ha percorso solo strade buie, davanti ai miei occhi, infangati dal pregiudizio, continuerà a rimanere una “poco di buono”.

E sarà vana anche qualsiasi spiegazione razionale e dettagliata di come sia potuto avvenire un simile cambiamento se il mio cuore indurito non si lascerà toccare, scaldare e illuminare dal tuo amore.

Solo allora, Signore, potrò vedere e credere alle tue meraviglie. Solo allora, Signore, potrò sentire il tuo sguardo di tenerezza capace di trasformare ogni vita.

Quali sono gli aspetti della mia vita in cui sento il bisogno di cambiare sguardo, di lasciarmi aprire gli occhi dal Signore?

(Gv 9,1-41)

suor Isabella Calaon

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